Progetto Piazza del Bacio

Il PROGETTO come opera partecipativa → principio narrativo di interattività

CONTESTO
Il progetto nasce dalla volontà di Immaginare l’arte in un'opera collettiva, utilizzandola come un “facilitatore” nello studio e nell’analisi della forma, attraverso il lavoro e la cooperazione degli studenti di ogni indirizzo.

Piazza del Bacio è un percorso che favorisce il confronto tra le diverse realtà sociali,
l'apprendimento collaborativo e le attività di osservazione delle dinamiche all’interno dei gruppi classe e tra pari.

Il percorso permette:

  • L’analisi, lo studio e la sperimentazione della forma su base empirica, a partire da una fase corale ed interattiva. Un’opera partecipativa, attraverso il principio di creazione allo stato grezzo, nella sua gestualità, nei pensieri, senza dinamiche adulte.
  • Sensibilizzare gli studenti alla cooperazione in un progetto condiviso che è quello della riqualificazione delle piazze – spazi che si trovano in uno stato di abbandono o degrado, favorendo dunque al dialogo con la Comunità, attraverso opere ed attività che siano volte a una riqualificazione urbana e sociale permanente della piazza.
  • Imparare a lavorare in gruppo; Acquisire competenze relazionali comunicative e organizzative; Sviluppare capacità di problem solving; Far emergere vocazioni, sviluppare potenzialità, valorizzare le inclinazioni personali, responsabilizzare.
    Imparare a lavorare e progettare in una visione collettiva del design, mettendo in relazione e facendo dialogare armonicamente le differenti discipline ed il rapporto con lo spazio urbano.
  • Attività di osservazione delle dinamiche e delle modalità di interazione tra gli studenti al di fuori di un contesto strettamente scolastico. Comportamenti verbali e non verbali, che possono fornire importanti informazioni complementari. Possibile individuazione di figure “mediatori” all’interno dei gruppi.
  • Le METODOLOGIE applicate al progetto sono il Peer Education Il Learning by doing: comprendere e apprendere attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso le azioni e le emozioni. Con la cooperazione si riduce il conflitto tra studenti e si migliora la motivazione all’apprendimento - Cooperative learning.

FINALITA’ E OBIETTIVI

Con la finalità di riqualificare gli spazi urbani delle nostre città, attraverso quelli che vengono definiti i RIFERMENTI URBANI E SOCIALI, gli studenti saranno portati a fare un’esperienza partecipativa, facilitati dal fare artistico favoriranno il confronto costruttivo, la collaborazione, la corresponsabilità, il coinvolgimento sociale. Questo tipo di approccio può essere utile alla conoscenza del gruppo classe nelle sue dinamiche esterne, analizzare il contesto interattivo, gli scambi emotivi e cognitivi.

METODOLOGIA PROGETTUALE
Il progetto, l’opera, le attività dimostrano uno stretto dialogo col territorio, con la volontà di strutturare un METODO che possa essere matrice di un progetto:
SOSTENIBILE RIPRODUCIBILE, RIPETIBILE FRUIBILE E A SERVIZIO DELLA COMUNITA’ 

Questo studio favorisce un insegnamento ed un apprendimento più consolidato, perché attraverso la pratica. Lo sviluppo della creatività attraverso la scoperta e l’invenzione. Un tipo di approccio che favorisce l’intuizione partendo dall’esperienza e dal confronto.

L’educazione artistica può essere considerata una parte essenziale dell’istruzione in
generale, dunque dopo un’iniziale fase più libera ed espressiva, si promuove un rapido
passaggio dall’attività senza fini determinati ad uno studio, un’analisi ed un lavoro
indirizzati ad obiettivi specifici, offrendo un continuo stimolo alla crescita e allo studio
della forma.

  • RAPPORTO CON L’OSSERVATORE E L’OGETTO OSSERVATO
    PERCEZIONE DELLO SPAZIO URBANO
    RAPPORTO CON LA COMUNITA’ CITTADINA

L’approccio metodologico e disciplinare è legato ai criteri del Basic Design. Questo sistema intreccia la pratica dell’insegnamento di un saper fare, parte propedeutica con il pensiero teorico e metodologico che le sta alla base. In questo modo convergono e si relazionano la ricerca formale ed espressiva, il progetto e la didattica.
Questo criterio porta lo studente a configurare, plasmare e modulare in relazione all’attività del: raffigurare, rappresentare o disegnare. Si costruiscono pertanto i fondamenti delle attività di “configurazione” del prodotto – del progetto.

COME SI SVOLGE:
FASE ESPRESSIVA - UTILIZZO L’ARTE E L’ESPRESSIONE COME FACILITATORE
Esperienza dell’elaborato pittorico collettivo in piazza

FASE DI ANALISI DEGLI ELEMENTI - TRADUZIONE NEL PROGETTO
Tradurre le immagini raccolte, elaborate, immaginate in forme conosciute, semplici e complesse che riconducano poi al design finale.
A seguito di quest'esperienza collettiva gli studenti ritroveranno nell'opera forme e immaginari - traduzioni di simboli - che possano ricondurli allora a elementi conosciuti,
rendendo visibile le intuizioni, con la finalità di sviluppare insieme, come Comunità, un
abito, che sia però scultura, arte, progetto.

Riconoscere i simboli insieme, in un’opera collettiva, attraverso la strada del confronto
costruttivo, portare gli studenti al principio di raffigurazione o simbolizzazione che riguarda la traduzione di tutti i significati, di tutti i pensieri astratti e di tutti i nessi logici in immagini, matrici di ogni progetto, inteso etimologicamente come projecto ciò che viene gettato avanti, proiettato avanti rispetto al sé.

Lavorare sui volumi attraverso la percezione dello spazio urbano pensato attraverso
questa nuova veste. Manipolare la materia – la forma – sperimentare nuove dimensioni, volumi.

Leggere la poetica nell’elaborato collettivo, coglierne i rifermenti, le sfumature utili alla
creazione di attività, opere permanenti, di sensibilizzazione di azione virtuose a servizio
della Comunità.

TERZA FASE – REALIZZAZIONE DEL PROGETTO | PRODOTTO
A seguito delle prime fasi di esperienza, studio, sperimentazione, questa è la parte di
VERIFICA E REALIZZAZIONE DEL PROGETTO O DEL PRODOTTO oggetto di studio.
Gli studenti verificano le fattibilità del o dei loro progetti su scala reale, calati in una
dimensione reale, la piazza, come luogo di incontro, scambio, condivisione, crescita.
Imparano a a guardare al design ed al processo come un’azione corale, nell’ascolto attivo dell’altro, intendendo il design come la risoluzione di un problema.

Il progetto così pensato dovrà essere fruibile, riproducibile, sostenibile.
Dare al progetto un senso collettivo, di appartenenza, nella capacità di riconoscere e
distinguere i segni, le espressioni, le forme oltre il conosciuto, per imparare insieme, il
significato di progetto, come logica e costruttiva visione della Comunità tutta.