“L’isola degli uomini" - recensione a cura della classe 2B Liceo
Il 22 gennaio 2025 la classe IIB del Liceo Artistico Bernardino di Betto si è recata al Teatro Brecht di San Sisto per assistere al monologo di Stefano Baffetti, in riferimento agli eventi storici accaduti nel giugno del 1944, sull’Isola Maggiore al Lago Trasimeno, in provincia di Perugia.
In mattinata la classe si è incontrata con le classi degli altri istituti per assistere allo spettacolo.
“L’isola degli uomini” è il monologo scritto e interpretato da Baffetti, che ha debuttato nel 2014; racconta una storia poco nota, ma molto significativa, che riguarda la nostra regione Umbria.
Don Ottavio Posta, parroco dell’isola, ha coordinato con coraggio e determinazione gli atti eroici della popolazione locale. Egli è riuscito a coinvolgere 15 pescatori dell'isola che dissero: "Ho paura ma so che la mia anima è già sull'altra sponda", sponda sulla quale era accampato l'esercito americano, in quel momento alleato. Nelle notti tra il 19 e il 21 giugno 1944 circa 22 ebrei condannati ai campi di concentramento e detenuti a Isola Maggiore, furono trasportati da 15 isolani sfruttando la bassa luminescenza della luna a Sant’Arcangelo, dove gli statunitensi li avrebbero accolti e messi in salvo.
Tre ore di viaggio su cinque semplici barche da pescatori che avrebbero salvato la vita degli ebrei, ma messo a rischio la vita dei giovani isolani.
Durante il monologo, in sottofondo si sentiva la voce registrata da Stefano Baffetti di uno dei rematori, Agostino Piazzesi, nel 2005, prima della sua morte. Quest’ultimo aveva un figlio, ignaro dell’atto eroico compiuto dal padre come semplice cittadino fino a quando la rappresentazione teatrale ha portato alla luce la verità non ancora tramandata perché percepita come atto umanitario dovuto.
L'attore accenna durante e alla fine dello spettacolo che per lui il giorno della memoria non dovrebbe essere celebrato solo un giorno perché dovrebbe essere un pensiero quotidiano e non una festa. Concludiamo infine con il ricordo dei 15 giovani pescatori, riconosciuti partigiani: Gaetano Moretti, Uberto Gabbellini, Roberto Benini, Amedeo Romizi, Giovacchino Fabbroni, Tiberio Piazzesi, Agostino Piazzesi, Aldo De Santis, Silvio Silvi, Mariano e Danilo Agnolini, Leonello Segantini, Tarquinio Fabbroni, Giacomo Grifoni e Angiolino Perai.
Di Betto Post Classe IIB